Presentiamo il riassunto dell'articolo
Common Household Chemicals and the Allergy Risks in Pre-School Age Children pubblicato il 18 ottobre 2010 sulla rivista ad accesso gratuito PLoS ONE dagli autori Hyunok Choi
1, Norbert Schmidbauer
2, Jan Sundell
3, Mikael Hasselgren
4, John Spengler
1, Carl-Gustaf Bornehag
5,6*
1 Department of Environmental Health, Harvard School of Public Health, Boston, Massachusetts, United States of America, 2 Norwegian Institute for Air Research, Kjeller, Norway, 3 Department of Building Science, School of Architecture, Tsinghua University, Beijing, China, 4 Primary Care Research Unit, County Council of Varmland, Karlstad, Sweden, 5 Public Health Sciences, Karlstad University, Karlstad, Sweden, 6 SP Technical Research Institute of Sweden, Boras, Sweden, *E-mail: carl-gustaf.bornehag@kau.se
Contesto: il rischio, dato dall'esposizione a composti organici volatili (VOCs) dentro le mura di casa, di alimentare malattie allergiche inalatorie nei bambini rimane sconosciuto.
Obiettivo: Abbiamo esaminato la concentrazione residenziale di VOCs, emessi da materiali da costruzione, pitture, mobili e altri oggetti il cui uso dipende dallo stile di vita, e i rischi di malattie allergiche multiple, cosi' come la sensibilizzazione IgE in bambini svedesi in eta' prescolare.
Metodi: in uno studio case-control [strutturato per identificare i fattori che possono contribuire a una malattia, N.d.T.] su 198 bambini con asma e allergia e 202 controlli sani, sono stati raccolti campioni d'aria nella camera da letto di ogni bambino. I campioni d'aria sono stati analizzati per il contenuto di otto classi di VOCs.
Risultati: Un'unita' di concentrazione pari al range 3,43 - 15,65 mg/m3 di VOCs della classe "propilen-glicole + glicol eteri" (PEGs) nell'aria della stanza da letto e' stata associata a una probabilita' 1,5 maggiore di essere un caso clinico [v.d. dopo], 1,5 maggiore di sviluppare asma, 2.8 maggiore di sviluppare riniti e 1,6 maggiore di sviluppare eczema. Si e' tenuto conto del genere maschile/femminile, del fumo passivo, delle allergie in entrambi i genitori, della pulizia a umido con agenti chimici, del periodo di costruzione dell'abitazione, della presenza di limonene, allergeni canini e felini, butil benzil ftalato (BBzP) e di(2-etilesil)ftalato (DEHP). Quando l'analisi era limitata ai casi clinici, la stessa unita' di concentrazione e' stata associata a una probabilita' 1,8 volte maggiore di sensibilizzazione IgE, comparata ai casi non sensibilizzati IgE.
Per le altre classi di VOCs non sono state riscontrate simili associazioni.
Conclusioni: proponiamo la nuova ipotesi che i PEGs entro le mura di casa esacerbino e/o inducano i sintomi di allergia multipla, l'asma, le riniti e l'eczema, cosi' come rispettivamente la sensibilizzazione IgE.