giovedì 9 settembre 2010

Sostanze bioaccumulabili e catena alimentare

Quando si considerano le sostanze (che siano di origine naturale o di sintesi) disperse nell'ambiente e l'eventualita' che vengano a contatto con l'organismo, una proprieta' che viene presa in considerazione in Ecotossicologia e' la lipofilia (ossia la tendenza a essere disciolto nelle sostanze grasse o apolari), che si riflette nella capacita' di restare disciolto nei cuscinetti adiposi invece di essere trasportato fuori dall'organismo tramite le vie urinarie.
Molte sostanze riconosciute come altamente tossiche o cancerogene (aflatossine, PCB, DDT, etc.) possiedono questa proprieta' in modo spiccato; altre sostanze che presentano tale tendenza hanno tossicita' meno forti ma comunque subdole e dannose per l'organismo umano. Per esempio: alcuni terpeni contenuti negli olii essenziali (allergizzanti), il tensioattivo dodecilbenzen solfonato (genotossico).

In quale rapporto sono le sostanze bioaccumulabili e la catena alimentare?
Ecco un esempio [tratto dai testi "Principles of Environmental Toxicology" di I.C.Shaw e J. Chadwick - Taylor & Francis (1998) e "Science" di G.M.Woodwell, C.F.J.Worster e P.A.Isaacson (1967)] in cui si evidenzia la capacita' del DDT di diventare sempre piu' concentrato nella catena alimentare in ragione della propria tendenza ad accumularsi negli organismi [nota: il valore numerico rappresenta la concentrazione residua di DDT misurata]:
  • acqua (estuario nell'East Coast degli U.S.A.): 0,00005 mg/L
  • fitoplancton: 0,04 mg/L
  • Cyprinodon variegatus (pesce che si nutre di plancton): 0,94 mg/L
  • Esox niger (pesce predatore): 1,33 mg/L
  • Egretta (uccello predatore): 3,57 mg/L
  • Larus argentatus (gabbiano): 6,00 mg/L
  • Aquila pescatrice: 13,80 mg/L
  • Smergo (uccello di zone umide): 22,80 mg/L
  • Cormorano: 26,4 mg/L
Questo e' un esempio di catena alimentare con evidente crescita della concentrazione della sostanza tossica nelle specie coinvolte.
Le sostanze che entrano nella catena alimentare con questo meccanismo, specialmente quelle non biodegradabili, possono creare non pochi problemi a lungo termine alla salute delle persone.