lunedì 7 febbraio 2011

Gli omega-3 di origine marina riducono il rischio di tumore al seno

Presentiamo la traduzione divulgativa del riassunto (abstract) del seg. articolo pubblicato sul Journal of Nutrition dell'American Society for Nutrition: Titolo originale: "Marine Fatty Acid Intake Is Associated with Breast Cancer Prognosis" dei segg. autori:
Ruth E. Patterson3 (e-mail: repatterson@ucsd.edu), Shirley W. Flatt3, Vicky A. Newman3, Loki Natarajan3, Cheryl L. Rock3, Cynthia A. Thomson4, Bette J. Caan5, Barbara A. Parker3, and John P. Pierce3. [3: Moores UCSD Cancer Center, University of California, San Diego, La Jolla, CA 92093; 4: Arizona Cancer Center, University of Arizona, Tucson, AZ 85724; 5: Division of Research, Kaiser Permanente Northern California, Oakland, CA 94612].

"L'assunzione di acidi grassi di origine marina e' associata alla prognosi del cancro al seno.
EPA (acido eicosapentaenoico) e DHA (acido docosaesaenoico), che sono acidi grassi polinsaturi omega-3 (PUFA n-3) a catena lunga contenuti soprattutto nei pesci, inibiscono la proliferazione di cellule di cancro al seno coltivate in vitro e riducono l'inizio e la progressione di tumori alla mammella in animali da laboratorio.
Il nostro scopo in quest'analisi era capire se l'assunzione di EPA e DHA poteva essere associata alla prognosi (ossia se influiva sull'andamento della malattia) in un gruppo di donne in cui fosse stato diagnosticato e trattato il cancro al seno in fase precoce. La sorveglianza e' durata mediamente 7,3 anni. L'assunzione tramite dieta e' stata seguita e stimata con modelli matematici, al fine di valutare l'associazione di apporti dietetici ripetuti di EPA e DHA da cibo e da integratori con la sopravvivenza.
Le donne con assunzioni piu' elevate di EPA e DHA  da cibo hanno avuto una riduzione pari a circa il 25% del rischio di recidive, con un decremento dose-dipendente del rischio di mortalita' complessiva.
La ricerca indica che gli acidi grassi da cibo di origine marina sono associati a un ridotto rischio di formazione di cancro al seno e di mortalita' complessiva."

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